Accordo quadro

Accordo quadro

Atto a creare le condizioni per la stipula di veri e propri contratti collettivi europei, l’accordo quadro nasce quale prodotto del dialogo sociale (v.) e si può definire uno strumento intermedio tra i pareri comuni (v.) e i contratti collettivi.
Ha lo scopo di fornire gli orientamenti necessari a guidare i futuri negoziati a livelli decentrati o prima di negoziare una convenzione bilaterale e, pur avendo la natura di atto non vincolante (v.), esprime la volontà comune di rispettare le condizioni in esso contenute.
Gli accordi quadro sono generalmente negoziati dall’UNICE (v.), dal CEEP (v.) e dalla CES (v.); spesso sono trasposti in direttive (v.) comunitarie.
I settori nei quali sono stati stipulati accordi quadro sono: la formazione professionale, la formazione alle nuove tecnologie e per una migliore salute e sicurezza sul luogo di lavoro, il problema di una mobilità dei lavoratori e la promozione di una effettiva parità di trattamento tra uomini e donne.
L’accordo quadro costituisce, quindi, soltanto una prima fase di dialogo per aprire un futuro spazio al vero e proprio negoziato a livello europeo.