Accordi di Basilea
Accordi di Basilea
Convenzione stipulata dagli Stati membri della Comunità, allo scopo di assicurare un’area di stabilità monetaria in seguito al fallimento del sistema di cambi fissi (v.) creato a Bretton Woods (v.).
Firmati il 24 aprile 1972, gli accordi di Basilea fissarono una fascia più stretta di oscillazione (± 2,25) tra le monete europee rispetto al dollaro e portarono alla creazione del serpente monetario (v.). Gli accordi prevedevano inoltre l’adozione di politiche monetarie volte a ristabilire i corretti margini di fluttuazione qualora, per effetto di svalutazioni o rivalutazioni, le monete partecipanti avessero superato le bande di oscillazione consentite.
Inizialmente l’accordo si applicò esclusivamente ai sei paesi membri, ma dal mese di maggio il Regno Unito, l’Irlanda, la Norvegia e la Danimarca, che avevano fatto richiesta di adesione alla Comunità, decisero di aderirvi volontariamente.
Convenzione stipulata dagli Stati membri della Comunità, allo scopo di assicurare un’area di stabilità monetaria in seguito al fallimento del sistema di cambi fissi (v.) creato a Bretton Woods (v.).
Firmati il 24 aprile 1972, gli accordi di Basilea fissarono una fascia più stretta di oscillazione (± 2,25) tra le monete europee rispetto al dollaro e portarono alla creazione del serpente monetario (v.). Gli accordi prevedevano inoltre l’adozione di politiche monetarie volte a ristabilire i corretti margini di fluttuazione qualora, per effetto di svalutazioni o rivalutazioni, le monete partecipanti avessero superato le bande di oscillazione consentite.
Inizialmente l’accordo si applicò esclusivamente ai sei paesi membri, ma dal mese di maggio il Regno Unito, l’Irlanda, la Norvegia e la Danimarca, che avevano fatto richiesta di adesione alla Comunità, decisero di aderirvi volontariamente.