Norme sociali
Norme sociali
Prescrizioni espresse da un gruppo o da una società, le quali indicano i comportamenti che i membri della collettività stessa devono osservare in determinate circostanze.
In tali norme i valori [vedi Valore] morali e culturali adottati e interiorizzati da una società sono tradotti in prescrizioni di condotta, a volte accompagnate dalla previsione di precise conseguenze in caso di inosservanza.
Il sociologo francese E. Durkheim (1858-1917) individuò quattro tipi di (—): norme d’uso, norme di costume, norme morali e norme tecniche.
Nel secolo XX lo studio dei sociologi di indirizzo funzionalista si è particolarmente soffermato sugli strumenti, utilizzati dalla società che emana norme, al fine di ottenere l’effettiva osservanza da parte dei consociati.
Il sociologo statunitense R.K. Merton, principale esponente del funzionalismo critico, ha inoltre esaminato i diversi fenomeni conflittuali a cui i meccanismi dell’ordine sociale possono dare origine (ad esempio, anomia e devianza).
Studi recenti hanno rilevato in particolare che la devianza, ossia la violazione delle (—) è pur sempre conforme a determinate altre norme: il soggetto deviante infatti si ispira pur sempre a valori e ad ideali che, pur non essendo riconosciuti dall’intera collettività, sono comunque accolti da un gruppo particolare.
Prescrizioni espresse da un gruppo o da una società, le quali indicano i comportamenti che i membri della collettività stessa devono osservare in determinate circostanze.
In tali norme i valori [vedi Valore] morali e culturali adottati e interiorizzati da una società sono tradotti in prescrizioni di condotta, a volte accompagnate dalla previsione di precise conseguenze in caso di inosservanza.
Il sociologo francese E. Durkheim (1858-1917) individuò quattro tipi di (—): norme d’uso, norme di costume, norme morali e norme tecniche.
Nel secolo XX lo studio dei sociologi di indirizzo funzionalista si è particolarmente soffermato sugli strumenti, utilizzati dalla società che emana norme, al fine di ottenere l’effettiva osservanza da parte dei consociati.
Il sociologo statunitense R.K. Merton, principale esponente del funzionalismo critico, ha inoltre esaminato i diversi fenomeni conflittuali a cui i meccanismi dell’ordine sociale possono dare origine (ad esempio, anomia e devianza).
Studi recenti hanno rilevato in particolare che la devianza, ossia la violazione delle (—) è pur sempre conforme a determinate altre norme: il soggetto deviante infatti si ispira pur sempre a valori e ad ideali che, pur non essendo riconosciuti dall’intera collettività, sono comunque accolti da un gruppo particolare.