Normativismo

Normativismo

Con il termine (—) si fa riferimento a una tendenza a considerare il diritto come norma [vedi Norma giuridica], comune a molte teorie filosofiche e giuridiche contemporanee.
Nel senso più ampio del termine, il (—) parte dalla convinzione che il diritto sia un insieme di prescrizioni. Da questo dato di partenza si diramano poi diversi indirizzi dottrinali.
Secondo il formalismo interpretativo i significati normativi si identificano con gli enunciati linguistici che li esprimono, per cui vi sarebbe una reciproca corrispondenza tra enunciato e norma.
Secondo una versione del (—) vicina al realismo giuridico, la portata delle norme può essere suscettibile di diversi significati e di differenti applicazioni, a seconda dei singoli casi in questione.
Il pensiero di Hans Kelsen rappresenta una rigorosa esemplificazione del (—). Per il giurista austriaco le norme esistono realmente nel mondo del «dover essere», e sono conoscibili attraverso la scienza giuridica, che è «pura», vale a dire aliena da qualsiasi contaminazione di natura morale, sociale, economica.
Per Kelsen il fondamento delle norme giuridiche si ritrova in norme superiori via via sempre più astratte, finché, proseguendo nel processo di astrazione, si giunge ad una norma ultima, superiore anche alla Costituzione, priva di contenuto materiale e che lo studioso chiama «norma fondamentale» (Grundnorm).