Libero arbitrio

Libero arbitrio

Espressione che da Agostino in poi è stato usato in teologia per indicare la capacità della volontà di attuare libere scelte.
Già Platone e Aristotele, tuttavia, individuarono nella libera volontà il fondamento della responsabilità morale.
Con l’avvento del cristianesimo esplosero enormi conflitti, determinati dalla difficoltà di conciliare il (—) dell’uomo con l’onnipotenza di Dio.
In epoca moderna, la concezione deterministica [vedi Determinismo] imperante nelle scienze naturali, secondo la quale ciascun fenomeno è necessariamente provocato da una precedente causa, indusse Hobbes a negare il (—).
Kant
, al contrario, distinse il mondo fenomenico (regolato dalle rigide leggi deterministiche) dal mondo noumenico, in cui è possibile il (—).
La filosofia contemporanea discute su due diversi modi di intendere il (—): come libertà di scelta solo in assenza di costrizioni interne ed esterne che inducono l’uomo ad agire in contrasto con le proprie preferenze oppure come libertà di scelta anche in presenza di condizionamenti caratteriali e/o ambientali.