Legalismo

Legalismo

Sinonimo di formalismo etico. Il termine indica la teoria della giustizia, la quale identifica quest’ultima con la pura e semplice conformità alla lettera della legge.
In sostanza, il (—) è il prodotto della degenerazione del principio di legalità, che si determina allorquando la legge non è più intesa come lo strumento idoneo ad assicurare l’uguaglianza di trattamento degli individui ma viene invece concepita come il criterio finale di valutazione della giustizia delle azioni. Per il legalista, dunque, la legge e il diritto positivo sono di per sé giusti e quindi degni di approvazione morale.
Kant
utilizza l’atteggiamento legalistico per distinguere tra diritto e morale. Secondo il filosofo tedesco, mentre il fine della norma morale è nella norma stessa e, dunque, un’azione è moralmente buona quando è compiuta per adempiere ad un dovere, per la norma giuridica è irrilevante il motivo che spinge all’obbedienza, e ciò che conta è solo l’obbedienza stessa, ossia la conformità esterna dell’azione alla norma. Questo atteggiamento è indicato anche con l’espressione formalismo etico.
Generalmente il presupposto in base al quale il (—) considera la legge ed il diritto in quanto tali giusti e degni di obbedienza è che si tratti di una legge e di un diritto effettivamente vigenti. Gli individui devono obbedienza ai sistemi normativi effettivi e astenersi dal porli in discussione, conformandosi ai valori morali e giuridici tradizionali (cd. conformismo etico).