Hegelismo
Hegelismo
Hegel morì nel 1831. Poco dopo la sua morte, i suoi discepoli si divisero in due tronconi a causa di forti dissidi sia sulle concezioni politiche sia religiose. Da questo momento in poi la storia dell’(—) è segnata da diversi tentativi di riforma del pensiero del maestro. Il primo che definì le due correnti della Scuola di Hegel Destra e Sinistra, fu David Strauss. Per quanto riguarda la politica, la Destra hegeliana sostenne che lo Stato prussiano doveva essere visto come punto di approdo della dialettica hegeliana, e quindi come la massima realizzazione della razionalità dello Spirito Assoluto. La Sinistra, invece, intendeva negare lo Stato esistente affermando la necessità, da parte della dialettica storica, di negare tale configurazione, per superarla e realizzare una più alta razionalità. Intanto l’(—) si era diffuso nei paesi in lotta per la propria emancipazione nazionale e per acquisire la libertà politica, assumendo colorazioni, del tutto diverse dall’originale pensiero, liberali e democratiche. Ma più e prima che in politica, le due correnti si preoccuparono di affrontare anche un problema di natura religioso, e cioè se la filosofia di Hegel fosse o meno compatibile con il Cristianesimo (si ricordi che Hegel parlava di uno Spirito assoluto razionale che poteva essere sostituvo del concetto di Dio tradizionalmente inteso).La Sinistra sostituì del tutto la filosofia alla religione, sostenendo l’inconciliabilità tra il pensiero di Hegel e il Cristianesimo (Marx dirà a tale proposito che la religione è l’oppio dei popoli, strumento del potere che non permette la presa di coscienza del popolo in generale del proletariato in particolare), in quanto, secondo la loro interpretazione, lo stesso Hegel vedeva la religione come rappresentazione della realtà e quindi mito. La Destra, invece, affermava che la filosofia hegeliana era compatibile con la religione cristiana (o meglio con i dogmi di essa), anzi essa era lo sforzo più giusto ed adeguato affinché si potesse rendere accettabile la fede cristiana al pensiero moderno, che tendeva a giustificare ogni cosa attraverso la ragione. Della Sinistra hegeliana fanno parte: David Strauss, Bruno Bauer, Max Stirner, Arnold Ruge, Ludwig Feuerbach e Karl Marx ecc. Della Destra hegeliana, invece, gli esponenti più significativi, sono: Karl Friedrich Göschel, Kasimir Conradi, Karl Friedrich Rosenkranz quest’ultimo anche biografo di Hegel, Kuno Fischer, ecc. In Italia l’(—) si diffonderà grazie a Bertrando Spaventa e Francesco De Sanctis, Giovanni Gentile e Benedetto Croce.
Hegel morì nel 1831. Poco dopo la sua morte, i suoi discepoli si divisero in due tronconi a causa di forti dissidi sia sulle concezioni politiche sia religiose. Da questo momento in poi la storia dell’(—) è segnata da diversi tentativi di riforma del pensiero del maestro. Il primo che definì le due correnti della Scuola di Hegel Destra e Sinistra, fu David Strauss. Per quanto riguarda la politica, la Destra hegeliana sostenne che lo Stato prussiano doveva essere visto come punto di approdo della dialettica hegeliana, e quindi come la massima realizzazione della razionalità dello Spirito Assoluto. La Sinistra, invece, intendeva negare lo Stato esistente affermando la necessità, da parte della dialettica storica, di negare tale configurazione, per superarla e realizzare una più alta razionalità. Intanto l’(—) si era diffuso nei paesi in lotta per la propria emancipazione nazionale e per acquisire la libertà politica, assumendo colorazioni, del tutto diverse dall’originale pensiero, liberali e democratiche. Ma più e prima che in politica, le due correnti si preoccuparono di affrontare anche un problema di natura religioso, e cioè se la filosofia di Hegel fosse o meno compatibile con il Cristianesimo (si ricordi che Hegel parlava di uno Spirito assoluto razionale che poteva essere sostituvo del concetto di Dio tradizionalmente inteso).La Sinistra sostituì del tutto la filosofia alla religione, sostenendo l’inconciliabilità tra il pensiero di Hegel e il Cristianesimo (Marx dirà a tale proposito che la religione è l’oppio dei popoli, strumento del potere che non permette la presa di coscienza del popolo in generale del proletariato in particolare), in quanto, secondo la loro interpretazione, lo stesso Hegel vedeva la religione come rappresentazione della realtà e quindi mito. La Destra, invece, affermava che la filosofia hegeliana era compatibile con la religione cristiana (o meglio con i dogmi di essa), anzi essa era lo sforzo più giusto ed adeguato affinché si potesse rendere accettabile la fede cristiana al pensiero moderno, che tendeva a giustificare ogni cosa attraverso la ragione. Della Sinistra hegeliana fanno parte: David Strauss, Bruno Bauer, Max Stirner, Arnold Ruge, Ludwig Feuerbach e Karl Marx ecc. Della Destra hegeliana, invece, gli esponenti più significativi, sono: Karl Friedrich Göschel, Kasimir Conradi, Karl Friedrich Rosenkranz quest’ultimo anche biografo di Hegel, Kuno Fischer, ecc. In Italia l’(—) si diffonderà grazie a Bertrando Spaventa e Francesco De Sanctis, Giovanni Gentile e Benedetto Croce.