Giurisprudenza sociologica

Giurisprudenza sociologica

Movimento di studi sviluppatosi agli inizi del Novecento in USA, che annovera tra i suoi maggiori esponenti R. Pound (1870-1964) e B. Cardozo (1870-1938).
Secondo Pound il diritto non è costituito solo da norme ma anche e soprattutto dal complesso di valori, bisogni ed interessi espressi da una società, la cui interpretazione spetta al giudice.
Nella regolamentazione dei conflitti di interessi affidata al giudice, la (—) distingue tra la cd. slot machine theory (ossia la mera e passiva applicazione del precedente) e gli indirizzi di social policy e social engineering, in cui il ruolo decisionale del giudice è più attivo ma in cui l’ambito di discrezionalità è limitato dall’uso nelle dinamiche sociali di parametri storici, psicologici e sociologici. In altre parole, secondo Pound il diritto è una costruzione mai completata, alla cui edificazione partecipano non solo il legislatore e i giudici ma anche i teorici del diritto, che attraverso le loro analisi individuano i mutevoli interessi sociali che devono essere tutelati dal diritto.
Cardozo sottolineò l’importanza che nell’interpretazione della legge deve darsi alle istanze di progresso provenienti dalla società.
Intorno agli anni ’70 del XX sec. in Italia si sviluppò un acceso dibattito tendente a rivendicare alla (—) la piena autonomia nei confronti della mera sociologia del diritto.