Presupposizione

Presupposizione (d. civ.)
Ricorre tale figura quando le parti, nel concludere il negozio, fanno riferimento ad una circostanza esterna, attuale o futura, che, senza essere espressamente menzionata nel negozio, ne costituisce il presupposto oggettivo.
L'esempio tradizionale è quello di chi prende in locazione un balcone prospiciente la strada dove si svolgerà una manifestazione, per assistervi: il contratto trova il suo evidente presupposto nel fatto della manifestazione, anche se ciò non risulta espressamente dal suo contenuto.
Si discute se la (—) abbia rilevanza giuridica e comporti l'inefficacia del negozio nel caso in cui la situazione di fatto risulti difforme da quella che le parti si sono rappresentate.
La dottrina tradizionale prevalentemente nega la rilevanza giuridica della (—), considerandola come una condizione non sviluppata, mentre la giurisprudenza ha riconosciuto a tale istituto un certo peso nell'economia del contratto, dando rilievo non tanto ad una volontà reale o ipotetica delle parti, quanto ad un criterio obiettivo di equilibrio contrattuale.