Massoneria

Massoneria (d. pubbl.)
Associazione segreta (e come tale vietata dalla nostra Costituzione), le cui origini sono fatte risalire al Medioevo, all'epoca delle corporazioni di mestieri. Tali corporazioni, territorialmente organizzate (logge) e gerarchicamente strutturate (apprendista, compagno, maestro), nacquero con il fine di trasmettere il sapere legato ai mestieri con pratiche segrete e misteriosi e complessi rituali.
La (—) ebbe notevole sviluppo nel '700 in Inghilterra, dove perse il suo carattere corporativo per assumere fini filantropici e speculativi che sfociavano nell'esoterismo.
In Italia la (—) nell'800 contribuì alla lotta all'assolutismo e partecipò attivamente all'unità d'Italia, subendo sempre l'ostilità sia dei monarchi che della Chiesa cattolica per gli aspetti di anticlericalismo e materialismo che professava.
Dopo un lungo periodo di quiescenza la (—) è tornata agli onori della cronaca a seguito della scoperta, nel 1981, di documenti della Loggia P2, che perseguiva fini eversivi dell'ordinamento costituzionale.
La lista degli associati alla Loggia P2 fu tenuta riservata per qualche tempo dopo la scoperta, e i tentennamenti di Arnaldo Forlani nel renderla pubblica gli costarono la carica di premier e qualche tempo di lontananza dal proscenio.
Una volta resa pubblica (il 21 maggio 1981), divenne presto memorabile. Tra i 932 iscritti, spiccavano i nomi di 44 parlamentari, 3 ministri dell'allora governo, un segretario di partito, 12 generali dei Carabinieri, 5 generali della Guardia di Finanza, 22 generali dell'Esercito Italiano, 4 dell'Aeronautica Militare, 8 ammiragli, vari magistrati e funzionari pubblici, ma anche di giornalisti e imprenditori, insieme a tutti i capi dei servizi segreti italiani e ai loro principali collaboratori.