Decentramento amministrativo

Decentramento amministrativo (d. amm.)
Secondo la concezione più moderna, il (—) consiste nel trasferimento di determinate attribuzioni, prevalentemente deliberative, dalla sfera di competenza degli organi centrali dello Stato agli organi o enti locali.
Il decentramento può riguardare ogni funzione dello Stato: si può parlare di decentramento politico con riferimento al riconoscimento agli enti territoriali esponenziali degli interessi delle rispettive comunità della funzione di indirizzo politico, amministrativo (cfr. art. 115 Cost. novellato dalla L. cost. 3/2001); di decentramento legislativo con riferimento all'attribuzione di potestà legislativa alle Regioni (cfr. art. 117 Cost. novellato dalla L. cost. 3/2001); di decentramento giurisdizionale con riferimento all'istituzione dei Tribunali amministrativi regionali come organi di giustizia amministrativa di primo grado (cfr. art. 1252, Cost.); di (—) con riferimento al conferimento di compiti e funzioni di natura amministrativa dallo Stato ai poteri locali (cfr. art. 118 Cost. novellato dalla L. cost. 3/2001).
La tematica del decentramento si intreccia con quella delle autonomie locali, al punto che l'art. 5 Cost. individua proprio in questi due principi fondamentali l'asse portante dell'ordinamento repubblicano.