Abituale

Abituale [reato] (d. pen.)
Ricorre nel caso di reiterazione nel tempo da parte dello stesso soggetto agente di più condotte identiche od omogenee.
Il reato (—) può consistere:
— nella ripetizione di condotte che, considerate isolatamente, non costituirebbero reato (cd. reato abituale proprio): ad esempio, i maltrattamenti in famiglia (realizzabili anche mediante la reiterazione abituale di condotte non costituenti reato se considerate singolarmente);
— nella ripetizione di condotte che già di per sé costituiscono reato (cd. reato abituale improprio): ad esempio, la relazione incestuosa (il singolo episodio incestuoso già costituisce reato d'incesto).
La consumazione del reato abituale richiede un numero minimo di fatti sufficienti a integrare quel sistema di comportamenti che caratterizzano tale reato e la cui valutazione è affidata alla discrezionalità del giudice.
Secondo alcuni è da escludere la necessità di un dolo unitario, considerato tra l'altro che nella categoria in esame rientrano anche fattispecie colpose. Deve quindi ritenersi sufficiente la coscienza e volontà delle singole condotte, accompagnata dalla consapevolezza che ogni ulteriore condotta si aggiunge alle precedenti, dando vita con queste ad un sistema di comportamenti offensivi (ad esempio, vessazioni, maltrattamenti etc.).