Riforma tributaria

Riforma tributaria

Sostanziali innovazioni apportate al sistema legislativo che regola l'imposizione fiscale (v. Sistema tributario).
Con la legge 9-10-1971, n. 825, il nostro Parlamento fissò i punti essenziali ed i metodi di attuazione della riforma tributaria, delegando il Governo ad emanare una serie di disposizioni per la realizzazione della stessa secondo i principi costituzionali del concorso di ognuno in ragione della propria capacità contributiva e della progressività.
Il Governo, vincolato quindi da una duplice esigenza, necessità di rispettare il dettato costituzionale e necessità di adeguare la nostra legislazione tributaria alle finalità del MEC, predispose una lunga serie di decreti delegati.
Tali decreti vennero emanati in due successive fasi:
— un primo gruppo di 19 decreti, relativi alle imposte indirette (v.), ai tributi locali, al contenzioso tributario e all'ordinamento dell'amministrazione finanziaria, emanati il 26-10-1972, entrarono in vigore l'1-1-1973;
— un secondo gruppo di 10 decreti, attinenti alle imposte dirette (v.), alla riscossione e all'accertamento (v. Accertamento d'imposta), emanati il 29-9-1973, entrarono in vigore l'1-1-1974.
Ad essi si aggiunse il D.P.R. 23-1-1973, n. 43, con il quale è stato approvato il Testo Unico sulle leggi doganali (TULD).
Più volte modificato negli anni successivi, l'originario impianto della riforma tributaria è stato semplificato e reso più coerente con i 17 decreti legislativi di attuazione delle delega contenuta nella L. 662/97: sono stati così riordinati i tributi locali (v.), è stata istituita l'IRAP (v.), la Dit (v. Dual income tax), rivista la normativa in materia di IVA (v.) e di redditi di lavoro dipendente.
Infine, da ultimo, il sistema tributario è stato oggetto di modifiche e rivisioni in materia di imposta sugli intrattenimenti, riscossione, reati tributari.