Eurodollari

Eurodollari

Disponibilità in dollari depositate nelle banche situate al di fuori degli Stati Uniti. La loro origine risale agli anni '50 quando i sovietici, temendo un congelamento dei fondi detenuti negli Stati Uniti, trasferirono i propri dollari presso la filiale della Banca dell'Unione Sovietica. Il loro ammontare fu ben presto accresciuto dal deficit della bilancia dei pagamenti (v.) americana: le banche centrali (v.) europee, che temevano di compromettere la stabilità del gold exchange standard (v.) convertendo in oro questa massa di dollari, incoraggiarono le banche ordinarie ad utilizzare i dollari ricevuti dalla clientela piuttosto che richiederne la conversione in moneta nazionale. Il mercato degli eurodollari ha poi conosciuto un incredibile sviluppo, grazie alle eccedenze finanziarie dei paesi produttori di petrolio ed alle restrittive regolamentazioni americane riguardo le remunerazioni dei depositi interni (v. Q-regulation), le quali non trovano applicazione presso le banche straniere.
Il mercato degli eurodollari rappresenta un segmento importantissimo del mercato internazionale dei capitali. Si noti, poi, che il prefisso Euro non indica assolutamente in Europa, poiché si considerano come facenti parte dell'Euromercato (v.) tutte le filiali delle banche americane che operano all'estero.