Domestic currency swap

Domestic currency swap

Operazione consistente nel bilanciamento di due posizioni valutarie contrapposte, identiche per valuta (v.), importo e scadenza e relative a due operatori distinti.
Col ricorso al domestic currency swap le parti, che nutrono aspettative diverse circa i corsi dei cambi a termine, stabiliscono un rapporto di cambio tra due valute sulla base del quale viene poi fissato uno scarto, il cui importo sarà corrisposto dall'operatore che si avvantaggia della variazione del cambio a quello che ne risulta danneggiato.

Esempio di operazione
di domestic currency swap


Si abbia la seguente situazione:
— Esportatore Tizio: vanta un credito a 60 gg., di 50.000 marchi;
— Importatore Caio: è debitore, a 60 gg., di 50.000 marchi;
— Valuta di riferimento dell'operazione: lira italiana;
— Cambio ufficiale (spot) lira/marco alla data dell'operazione: L. 850;
— Cambio fissato per l'operazione: L. 900;
— Cambio ufficiale dopo 60 gg.: L. 950.
Trascorsi i due mesi, Tizio verserà a Caio L. 2.500.000; cifra così calcolata:

(950 – 900) · 50.000 = 2.500.000

Come si può constatare, grazie all'operazione, Caio vede alleggerita la propria posizione debitoria poiché passa da un possibile esborso di L. 47.500.000, determinato dal cambio a termine (950 · 50.000), a un esborso di L. 45.000.000 (47.500.00 – 2.500.000). Egli dimezzerà, quindi, la perdita derivante dalla differenza tra la quotazione spot, L. 42.500.000 (850 · 50.000), e quella del giorno in cui matura il debito (47.500.000):

47.500.000 – 42.500.000 = 5.000.000

L'esatto opposto accadrà a Tizio, che da quella differenza di cambio otterrà, invece, un lucro pari al costo sopportato da Caio, vale a dire L. 2.500.000.
Le parti, che hanno attese diverse, in ordine all'evoluzione dei cambi, col ricorso al domestic currency swap, a priori, accettano di limitare il proprio guadagno o la propria perdita.
Nell'esempio riportato, poiché il flusso monetario generato è espresso in lire, l'operazione prende il nome di domestic indexed lira swap (v. Dils).

L'operazione non produce alcuna obbligazione verso l'estero in quanto ha luogo tra un creditore in valuta estera a scadenza futura, da un lato, ed un debitore in valuta estera, dall'altro, con l'intermediazione di un'impresa finanziaria italiana.